Arcangelo Galante
- 16/03/2020 08:51:00
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Partendo proprio dal titolo, capovolgo i “giorni mutanti” con “giorni invariati”, allo scopo di rendere nitida l’interpretazione. I giorni paiono essere uguali, quando lanima non trova il suo contrappeso, specialmente nel momento in cui, la mancanza di una svolta importante, riempie la mente di tristezza profonda. Cosicché, “gesti iper - rotatori riescono a frammentare labbra neutre: una voce astratta più che mai sa imbracciare i brandelli caldi di fragilità”. Però, è d’uopo anche ricordare ai lettori che la speranza è sempre lultima a morire e mai deve abbandonare la fiducia dellessere umano, in un miglioramento della condizione nella quale, purtroppo, ora si è immersi. Pubblicazione malinconicamente introspettiva e riflessiva, inerente la fragilità dell’uomo, alla quale intendo comunque aggiungere il mio contributo su di unattesa positiva, nella vita terrena di tutti. Sempre particolari, le opere dell’autrice, alla quale lascio un poetico saluto primaverile. Grazie per avermi letto!
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